Archiviata la 23ima giornata di Serie A, ecco come di consueto il nostro punto sul turno di campionato appena conclusosi.
Cominciamo dalla lotta scudetto dove prosegue il duello a distanza tra Napoli e Juventus. La squadra di Sarri espugna Benevento (un’impresa non impossibile) ma rischia di perdere Mertens per la sfida di sabato prossimo al San Paolo contro la Lazio. I partenopei non sembrano attraversare un periodo di forma smagliante ma è indubbio che rispetto agli anni passati qualcosa è cambiato. Anche quando soffre (non è il caso del Vigorito) o quando non convince (questo invece è si il caso di Benevento), il Napoli sembra ormai aver individuato la giusta formula per portare a casa comunque la vittoria. Per saggiare la vera sostanza degli azzurri sarà però necessario attendere l’arrivo dell’Europa League dove, per altro, il cliente (il Lipsia) non è certo dei più comodi. Non stupirebbe se, data la coperta corta che continua ad apparire il vero limite di questa squadra, Sarri optasse per un’elegante eliminazione.
Discorso leggermente diverso invece per quanto riguarda la Juventus. La squadra di Allegri sembra sempre sul punto di prendere il volo ed invece, a conti fatti, c’è sempre qualche cosa che non convince. Se la solidità riscoperta con il passaggio alla mediana a tre è fuori discussione (appena un gol subito), è la manovra a non sembrare ancora fluida. Noi non siamo per gli estetismi; alla fine ha ragione chi vince. Ma il gioco della Juventus appare sempre forzato, spigoloso, scorbutico. Il test con il Sassuolo non è particolarmente indicativo sebbene è vero che è raro vedere le squadre di Iachini subire una tale imbarcata di gol. Al contrario del Napoli riteniamo che il vero valore della Juventus verrà fuori quando tornerà a risuonare la musica della Champions. Le coppe per Madama non possono infatti essere una distrazione tale è la portata e la qualità dell’organico a disposizione. Sarà dunque dopo la sfida con il Tottenham che probabilmente potremo fare delle valutazioni concrete sulla Juventus. Sarà quello il vero banco di prova per capire il reale valore dei bianconeri. Al momento resta l’impressione che vi sia del potenziale inespresso. E qualche problema di troppo in attacco.
Perché se è vero che nella goleada rifilata al Sassuolo spicca la tripletta di Higuain, è anche vero che l’argentino ha siglato i gol successivi al 4-0. In sostanza, la partita della Juventus era stata già decisa dai centrocampisti. E’ vero però che El Pipita sembra aver ritrovato la confidenza con il gol considerato che va a segno consecutivamente da tre partite. Questo per altro sembra confermare quanto detto in precedenza. La Juventus si sta sbrigliando. Probabilmente il pallino Champions ha condizionato nuovamente la preparazione dei bianconeri per far si di farsi trovare carichi a pallettoni a febbraio. Quando in genere inizia un bimestre in cui si decidono le stagioni.
Un bimestre, quello febbraio-marzo, che potrebbe risultare se non decisivo almeno rilevante per la corsa alla Champions League. Preoccupa la frenata della Lazio che fino a dieci giorni fa sembrava una squadra talmente in palla da poter quasi recriminare per non essersi ritrovata a competere per traguardi più importanti. Se lo stop con il Milan ci può stare, più grave appare la frenata con il Genoa. In primis perché è maturata senza che la squadra di Inzaghi abbia mai tirato in porta. In secondo luogo perché ha denotato una certa immaturità nella gestione del risultato: un pareggio per quello che era l’andamento sarebbe stato prezioso ed invece l’ostinata ricerca della vittoria ha sbilanciato la squadra. In terzo luogo perché ha evidenziato l’eccessiva dipendenza dallo stato fisico e mentale di alcune pedine ed una certa inaffidabilità da parte di chi dovrebbe essere pronto a subentrare. Le prove di Felipe Anderson (soprattutto) e Nani sono state a dir poco imbarazzanti.
Vero è che le altre contendenti non se la passano poi meglio. La Roma vince ma non convince a Verona. L’Inter si fa fermare anche dal Crotone. La corsa per la Champions League ha decisamente rallentato; si è abbassata la quota ma le pretendenti restano sempre queste. A meno le coppe non vadano ad incidere sul cammino di Lazio e Roma.
La 23ima giornata di Serie A non è stata banale neanche per quanto riguarda la lotta salvezza. Il pareggio strappato dal Crotone a San Siro e la vittoria del Cagliari sulla SPAL hanno di fatto allungato, seppur di poco, la classifica. Il prossimo turno vedrà gli estensi impegnati con il Milan ed il Verona di scena a Marassi con la Samp. Due gare non dall’esito scontato ma di certo non agevoli. In caso di sconfitta, un pari in Sassuolo-Cagliari potrebbe complicare non poco i piani salvezza di Semplici e Pecchia.