Il coraggio, l’audacia e la determinazione di Antonio Conte sono la linfa vitale del Chelsea. I Blues si nutrono quotidianamente del flusso energetico del mister, vero cuore pulsante della squadra.
LA CONTERAPIA – Ma prima di godersi indisturbati il primo posto a quattro punti dal Liverpool e prima di battere – fra le altre – Manchester City, Tottenham, Manchester United e Leicester con risultati e una media di tutto rispetto (otto vittorie e due reti subite in otto match), i londinesi hanno dovuto toccare il fondo. Settanta giorni fa sono crollati di fronte alla maestria di Wenger, prendendo tre gol e una lezione di calcio dall’Arsenal. La crisi, però, è pur sempre la più grande delle benedizioni per chi ama le sfide e il Chelsea l’ha affrontata come una partita qualunque, rinascendo dalle proprie ceneri. Dal ventiquattro settembre l’allenatore si è fatto portavoce del cambiamento, con un’aura quasi da santone, per ottenere fiducia dai suoi e, soprattutto, vittorie sul campo.
CAMBIO MODULO – Il trattamento curativo di Conte ha investito tanti aspetti e il mister ha dimostrato di essere un vigile osservatore, lavorando con la sua formazione sui problemi tecnici, tattici e su quelli di natura psicologica. Leader silenzioso e attento a tutte le esigenze dei suoi ragazzi, il mister, dalla disfatta contro i Gunners, ha deciso di rischiare e cambiare modulo. La scelta azzeccata di preferire la difesa a tre, il centrocampo a quattro e il tridente offensivo ha fatto sì che i Blues esprimessero il loro miglior gioco. Al di là della svolta tattica, l’ex allenatore della Juventus ha donato nuovamente vitalità e vigore a giocatori che, sulla scia dello scorso campionato in cui il Chelsea non brillava e non era in grado di trovare il feeling giusto con Mourinho, apparivano in difficoltà. In Victor Moses il leccese ha individuato un instancabile combattente: il soldatino nigeriano fa della corsa la sua arma vincente e Conte lo ha premiato schierandolo sempre titolare ed affidandogli la fascia destra. In questo ruolo inedito, l’esterno di centrocampo è da due mesi a questa parte spesso qualitativamente il migliore in campo. Riesumate le proprie energie, anche Diego Costa sta viaggiando su ritmi altissimi: il centravanti è a quota undici reti in campionato ed è momentaneamente il capocannoniere della Premier. Hazard, con le sue otto reti, non è da meno e Cesc Fabregas, proprio oggi contro il City ha fornito un assist a Diego Costa che ha dato il via alle danze per rimontare sui Citizens.
MIGLIOR ALLENATORE DEL MOMENTO – Pep Guardiola, alla vigilia della quattordicesima giornata di campionato e del big match giocatosi a ora di pranzo, ha definito Antonio Conte “Il migliore tecnico al mondo in questo momento“. Per come prepara la squadra prima di una partita – che sia di cartello o una sfida meno impegnativa – e per la solidità delle idee trasmesse ai suoi ragazzi, il salentino è stato eletto allenatore del mese di ottobre in Premier (prima di lui, fra gli italiani, nel campionato inglese ci erano riusciti soltanto Ancelotti e Ranieri) e, dando uno sguardo ai risultati ottenuti recentemente, non sarebbe una sorpresa se dovesse ricevere di nuovo questo “trofeo” nel futuro immediato.