Il Napoli di Maurizio Sarri dopo otto vittorie consecutive in campionato cade contro la Juventus. Uno scontro diretto che sancisce un risultato importante e quasi decisivo, perché le due squadre si giocano la testa della classifica.
Il tecnico, nella classica conferenza stampa post-partita ha parlato della sconfitta, commentando così: ”È una partita che si poteva decidere solo con un episodio. Fa male perché quell’episodio poteva capitare a noi e ora staremmo parlando di un’altra partita. Potevamo essere più sfrontati e giocarcela forse un po’ di più, ma stiamo parlando pur sempre di una squadra che è alla quindicesima vittoria consecutiva e non era facile fronteggiarla. È una gara che brucia perdere così, credo che se qualcuno ha spento la tv all’86’ farà fatica a dire che abbiamo perso noi. Abbiamo fatto una partita di grandissima applicazione difensiva, forse un po’ lacunosa a tratti nella fase offensiva. Questa è l’impressione a caldo che ho avuto io, ma va detto anche che una partita così importante fino ad ora non l’avevamo ancora giocata e forse la paura di prendere gol ci ha un po’ condizionati. La Juventus è palesemente di un’altra categoria, siamo contenti di essercela giocata alla pari. Trarremo qualche preziosa lezione da questa gara ma non cambia assolutamente nella nostra corsa in campionato. Da qui a fine anno può succedere di tutto, ma non solo fra Juventus e Napoli, anche con quelle di dietro. La situazione è molto fluida e noi non dobbiamo far altro che pensare partita per partita”.
L’amarezza di Sarri non si limita soltanto al risultato, ma anche alla performance dei singoli. Il tecnico, infatti, si è espresso anche sulla prestazione di Gonzalo Higuain, che non è stato in grado di mostrare le sue doti e non ha entusiasmato per lo stato di forma: “Non ha fatto la sua miglior partita ma noi la nostra partita l’abbiamo fatta lo stesso. Credo che raramente la Juve ha avuto così poche palle-gol in casa, vuol dire che abbiamo fatto una partita molto attenta e che siamo stati in gara fino alla fine. Per me conta questo”.