All’Atleti Azzurri d’Italia si gioca Atalanta-Napoli: i bergamaschi vivono un periodo felice e sognano l’europa, mentre i partenopei non vincono in campionato da due giornate e sembrano soffrire la stanchezza dopo un autunno di fuoco. L’ex tecnico del napoli Eddi Reia schiera un 4-3-2-1 molto corto e vivace, bene interpretato dagli ex azzurri Cigarini e Denis e dal resto della formazione di casa. Sarri non cambia e va avanti con gli stessi undici che fin qui hanno giocato dall’inizio la quasi totalità delle partite con il solito 4-3-3.
L’Atalanta inizia subito bene, il pressing alto e aggressivo mette in difficoltà i palleggiatori avversari e i cross dal fondo mettono apprensione alla difesa azzurra. E’ bravissimo Reina a sventare un’occasione clamorosa non sfruttata a dovere da Maxi Morales, servito da Denis dopo una palla recuperata sulla tre quarti offensiva. Dopo i primi dicei minuti il Napoli riesce a ritrovare un buon equilibrio e si rende pericoloso con Higuain, che due volte fallisce il gol, prima sbagliando il controllo di petto, poi calciando tra le braccia di Bassi all’esordio in questa stagione. L’Atalanta però è più presente in campo, e i lanci per Maxi Moralez che gli consentono di puntare in corsa Koulibaly sono le situazioni tattiche da cui nascono le situazioni potenzialmente più pericolose per i padroni di casa. Il primo tempo si chiude a reti inviolate.
La seconda frazione di gara è scoppiettante e le emozioni non si fanno aspettare. Al 52′ un cross diretto sulla testa di Higuain viene intercettato di mano da De Roon all’interno dell’area di rigore. Il penalty è trasformato da Hamsik e il Napoli si ritrova in vantaggio in una partita che sembrava difficile da sbloccare. L’Atalanta però è viva e reagisce alla grande. Passano solo due minuti e Gomez pareggia i conti, battendo Reina con un diagonale rasoterra. L’equilibrio non si spezza, con occasioni da una parte e dall’altra, i bergamaschi sembrano avere più energie ma è il Napoli a trovare di nuovo il gol con Higuain, che segna di testa sfruttando un calcio d’angolo pennellato da Jorginho. Gli orobici non mollano la presa, arrivando spesso a crossare dal fondo con il Papu Gomez e creando scompiglio all’interno dell’area di rigore avversaria. L’episodio che potrebbe spezzare l’equilibrio è l’espulsione di Jorginho, che in pochi minuti commette due falli da ammonizione e al 74′ viene cacciato dal terreno di gioco. L’ Atalanta preme e schiaccia gli azzurri costringendoli ad un catenaccio d’altri tempi. I partenopei però sfruttano l’arma più pericolosa del catenaccio, ovvero il contropiede, e l’asse Hamsik-Higuain punisce ancora: al 85′ il capitano azzurro trasforma una palla recuperata in un assist al bacio per il Pipita, che a corto di fiato trova le energie per correre verso la porta avversaria ed infilare Bassi con un diagonale millimetrico che vale il terzo gol del Napoli. Gli orobici perdono la testa e rischiano il tracollo quando Paletta atterra Mertens (subentrato ad Insigne) provocando il secondo rigore del match e rimediando un rosso che ristabilisce la parità numerica in campo. Hamsik questa volta fallisce mandando alto, è l’ultima occasione della partita: Atalanta-Napoli termina 1-3, risultato che consente ai partenopei di stare agganciati alle prime posizioni.
TOP:
Gomez: il folletto nerazzurro è una spina nel fianco per i difensori del Napoli. Intelligente e dinamico arriva spesso a crossare dal fondo evidenziando i pochi difetti difensivi di Hysaj. Segna il gol del provvisorio pareggio con un tiro improvviso;
Higuain: Anche in una giornata in cui non sembra affatto in forma segna una doppietta. Indolente nel primo tempo, l’intervallo in compagnia di Sarri deve avergli fatto bene. Nei secondi quarantacinque minuti torna il killer spietato che siamo abituati a vedere da qualche mese a questa parte.
FLOP:
De Roon: Disputa un buon primo tempo, ma nella ripresa è semplicemente imbarazzante. Regala un rigore al Napoli commettendo un fallo di mani plaeale e marca Higuain in occasione del secondo gol degli azzurri, segnato di testa dall’argentino;
Allan: Evidentemente affaticato dalle molte partite giocate puntando sui polmoni. Poco lucido ed impreciso, perde molti palloni, tiene troppo palla e commette troppi falli gratuiti.