A regalare alla Juventus la qualificazione con un turno di anticipo agli ottavi di Champions League è Mario Mandzukic. L’ex Bayern e Atletico, l’uomo più contestato del momento in casa bianconera e che ieri ha fatto storcere il naso a tutto lo Stadium quando si è capito che Allegri lo aveva preferito a Morata, trova la zampata vincente quando l’orologio non ha ancora superato il ventesimo e manda in delirio la Torino bianconera. Alla Juventus ora basterà un punto contro il Siviglia per qualificarsi come prima del girone ed evitare le corazzate Barcellona e Bayern. Quella col City passerà alla storia come la vittoria di Allegri. Il tecnico bianconero, oltre a Morata, lascia fuori anche Cuadrado e schiera titolare Alex Sandro. Mossa azzeccata. Il brasiliano chiarisce perché Marotta ha sborsato 26 milioni per portarlo all’ombra della Mole ed in insieme a Mandzukic è probabilmente il migliore del match. Allegri sceglie il 3-5-2. Pellegrini opta per un 4-3-3 che si trasforma in 4-2-3-1 quando c’è da recuperare lo svantaggio. I ritmi non sono alti ed il City parte meglio sfiorando con Fernando il vantaggio. Poi la Juve alza la testa e sblocca il match. Pogba parte in un’azione travolgente e serve Alex Sandro che sfodera un cross perfetto per il centravanti croato che va a segno. Palese nell’occasione l’inadeguatezza di Otamendi, pagato 45 milioni di euro al Valencia, che pone l’annoso quesito sul City: è necessario pagare così tanto giocatori bravi ma che spesso e volentieri non certo fuoriclasse?
Trovato il vantaggio la Juventus amministra anche se allo scadere della prima frazione di gioco rischia di soccombere quando uno spento Marchisio sbaglia mettendo Aguero a tu per tu con Buffon. Il portierone esce basso e sventa il pericolo. La ripresa vede lo stesso copione del primo tempo. Il City è poco brillante ma riesce comunque ad impensierire i bianconeri con Fernando che costringe Buffon ad un intervento strepitoso che trova anche la complicità del palo. Allegri manda in campo Morata per Mandzukic e lo spagnolo per due volte sfiora la rete. Nella prima occasione è Sturaro a trovare il palo dopo che il pallonetto del centravanti aveva superato Hart. Nella seconda è il portiere del City ad evitare la standing ovattino dello Stadium dopo un’azione travolgente dello spagnolo. Tra le due occasioni bianconere c’è quella di Sterling che si divora un gol praticamente fatto. Finisce così, con la Juventus che festeggia una qualificazione comoda confermandosi in questa fase della stagione una squadra di alti e bassi. Ma c’è tempo per correggere la rotta e tentare la corsa verso la finalissima di Milano.