Da Milano a Genova, da Torino a Bergamo passando per Carpi. La vita calcistica di Marco Borriello di strada ne ha percorsa prima di approdare a Cagliari. Una società con un gran progetto, dove l’ormai trentaquattrenne qualche soddisfazione riesce ancora a togliersela. Prima fra tutte la scommessa “vinta” con l’amico ex interista Bobo Vieri, costretto, tra i dubbi, a pagare ora le vacanze all’attuale bomber rossoblu, arrivato a quindici marcature stagionali. Dopotutto, le realizzazioni non sono mai state un gran problema per il numero 22 autore durante la sua carriera di alcune reti davvero spettacolari, che qui proveremo a classificare in un’esclusiva top ten.
Per iniziare dal decimo posto, ci spostiamo sull’asse temporale indietro di qualche anno. Era il 2012, l’anno del Novara in Serie A, quando Borriello indossava la maglia juventina. Nello 0-4 ai vicini di casa l’attaccante realizza una rete da “uomo giusto nel posto giusto”. L’invito è di Giaccherini da sinistra, l’errore è della difesa in maglia azzurra e la rete è proprio di Borriello. Lasciato scoperto, il bomber è libero di tuffarsi e spedire la sfera alle spalle dell’incolpevole Fontana.
Per il nono posto ci spostiamo a Cesena. Al Manuzzi, contro i padroni di casa praticamente retrocessi, i bianconeri riescono a prevalere solamente ad undici minuti dal termine grazie alla rete dell’attaccante nato a Napoli. Tutto nasce da un lancio dalla destra, respinto di testa da un difensore cesenate sui piedi di Marco Borriello che, quasi dall’angolo dell’area di rigore, riesce a concludere di controbalzo. Una rasoiata che si insacca, lambendo il palo più lontano. L’esultanza smoderata è simbolo di uno splendido goal che avvicina sempre più la Juve al primo scudetto dell’era Conte.
Per l’ottava posizione troviamo un Borriello in tenuta rossonera e ancora una volta marcatore in terra ospite. Il teatro qui è il disastrato Sant’Elia del 2006, casa di un Cagliari in grado di strappare un pareggio al Milan per poi salvarsi di un solo punto al termine della stagione. Il gol dei rossoneri arriva con una girata sotto porta del numero 22. Azione partita da calcio d’angolo con il risultato di 2-1 e gli ospiti che, a venti minuti dal termine, spingono per cercare il pareggio. Dopo due colpi di testa a centro area, la punta milanista sbroglia la matassa, stop di petto e girata violenta al volo sul palo vicino. Dalla potenza dell’impatto probabilmente, Fortin senza replay ancora adesso non capirebbe dove la palla sia passata per ritrovarsi poi in fondo alla rete.
Scaliamo la graduatoria e, rimanendo a Milano, prendiamo finalmente in analisi una realizzazione tra le mura di casa. Quella contro il Siena. Questa volta è Antonini a disegnare, dalla fascia sinistra, un lancio che piomba quasi al limite dell’area piccola, dove trova, ad incrociare la traiettoria, in arrivo dalla parte opposta, un Marco Borriello che colpisce al volo la palla del 2-0 definitivo. Torsione del busto da manuale, potenza e precisione con la sfera che si insacca sotto la parte superiore della rete prima di depositarsi a terra. Difensori del Siena ugualmente rimproverabili, nonostante il merito riconosciuto all’attaccante di aver colpito in mezzo a tre.
In sesta posizione troviamo una rete siglata da Borriello con la maglia genoana a Marassi nel 2008. La sfida è con l’Inter ma i rossoblu, forti della più che discreta stagione disputata fino a quel momento, non sono pronti a cedere nemmeno un punto a qualsiasi avversaria. Infatti, il pareggio strappato ai futuri campioni d’Italia, arriva a cinque minuti dalla fine. L’iniziale conclusione di Juric viene respinta da Julio Cesar a mezza altezza al centro dell’area di rigore. Borriello si coordina in una frazione di secondo e tira fuori dal cilindro una giocata degna di nota. Mezza rovesciata a più di un metro da terra e missile a bucare la porta lasciata libera dall’estremo difensore, non ancora riposizionato al meglio dopo la respinta. Una rete che attribuisce alla punta una specialità per questo genere di goal.
Per la Top Five non ci spostiamo da Genova, e raccontiamo di una marcatura targata Borriello, contro il suo attuale Cagliari. Dopo il goal con la maglia del Milan, il talento punisce ancora una volta i sardi. Ed anche questa volta in modo spettacolare. Nel 2-0 del 2007/2008 è lui a sbloccare la situazione iniziale al tredicesimo del secondo tempo. Veloce ripartenza dei genoani terminata con il servizio al limite dei sedici metri avversari. Borriello fa fuori un avversario alzandosi il pallone e, girando, lascia esplodere un sinistro devastante che supera Fortin ancora una volta.
Ai piedi del podio iniziamo invece a narrare di vere e proprie magie sfornate da Marco Borriello. Cominciamo da Bari–Milan, dal lancio di un certo Ronaldinho e dalla favolosa girata al volo del bomber napoletano. Impatto preciso all’altezza degli undici metri sul lato destro dell’area e pallone sul palo più vicino all’angolino basso. Un vero goal da manuale, ma solo un antipasto per le prime tre caselle della classifica.
Per assegnare la medaglia di bronzo abbandoniamo solo un attimo le acrobazie aeree, al fine di sottolineare il controllo palla, un’altra dote che contraddistingue il talento di Marco Borriello. In particolare esaminiamo una spettacolare rete nel corso di un convulso Udinese-Genoa, match terminato 3-5 con tripletta proprio dell’attuale trentaquattrenne. È il cinquattaquattresimo minuto e il Genoa si riversa in avanti alla ricerca del 3-4. L’azione condotta in velocità con rapidi scambi fino all’area avversaria, quando Konko serve il numero 22 che ferma la palla di petto, la controlla e girandosi spedisce una palombella sotto al sette, dove Handanovic non arriva. Gesto da fuoriclasse, simbolo di una partita condotta da migliore in campo.
Prime due posizioni in classifica che ospitano due trasformazioni quasi identiche del classe ’82, entrambe con la maglia milanese rossonera. La seconda posizione fa riferimento ad un Milan-Parma in cui ancora Ronaldinho serve un pallone alto in area che Borriello non pensa due volte a trasformare in rete. Pallone schiacciato a terra che prende una traiettoria particolare andando poi ad infilarsi nei pressi del palo lontano su cui Mirante non sarebbe mai arrivato.
Ed eccoci finalmente sul primo gradino del podio. Una decisione sofferta, soprattutto a causa della pazzesca somiglianza con la rete in seconda piazza. In ogni caso, la partita è Milan-Genoa ed il lancio, stavolta opera di Antonini, arriva da lontanissimo. La rovesciata che segue è da cineteca. La posizione di partenza appare subito dubbia ma il gesto tecnico è sicuramente apprezzabile. Il goal comunque non influisce sul risultato del match, già precedentemente fissato sul 3-1 e il poker calato da Borriello non necessita di critiche. Pallone ancora una volta schiacciato a terra e insaccato all’incrocio. Genoa ancora una volta punito dall’ex che festeggia la sua magia togliendosi la maglietta.