Approfittando della sosta per gli impegni di qualificazione a Russia 2018 delle varie nazionali, abbiamo deciso di occupare il tempo in maniera alternativa stilando la classifica dei 10 giocatori africani più forti di tutti i tempi.
Non è stata un’impresa facile e probabilmente le nostre scelte potrebbero non essere condivise in pieno. Ad esempio vi diciamo sin da subito che non abbiamo considerato Nwankwo Kanu ne Jacques Songo’o, due che comunque qualche cosa di importante nel processo che ha contribuito a portare alla ribalta il calcio africano lo hanno a modo loro senza ombra di dubbio fatto. Abbiamo però voluto tenere conto del successo personale ottenuto dai vari giocatori che compongono questa graduatoria ed anche del loro apporto alle vittorie ottenute a livello internazionale con i propri club. Oltre, ovviamente, del valore simbolico che ognuno di essi ricopre nell’associare il gioco del calcio al continente africano. Ok, bando alle ciance. Ecco la nostra personalissima classifica dei 10 giocatori africani più forti di tutti i tempi.
10. Michael Kojo Essien
Alla decima posizione di questa classifica dei 10 giocatori africani più forti di tutti i tempi troviamo Michael Essien. Famoso per la sua forza fisica, il centrocampista ghanese viene soprannominato “Il bisonte” prima ancora di meritare un posto tra i giocatori più forti di tutti i tempi sulla rivista portoghese “El balon”, autrice di una lista all’epoca in cui ancora Essien militava al Bastia. Tra le maglie più importanti indossate dal giocatore si ricorda soprattutto quella del Chelsea, servito dal numero 5 africano per ben otto anni, prima delle esperienze al Real Madrid e al Milan. Il suo palmares inoltre, rende omaggio agli anni passati in Inghilterra, facendo brillare nella sua esperienza personale quattro FA Cup, una Community Shield, due Premier League, una Coppa di Lega Inglese e ultima, ma sicuramente non meno importante, una Champions League, nel 2011-2012 in finale con il Bayern Monaco. Tutto questo incorniciato da due campionati francesi e altrettante Supercoppe di Francia vinte ai tempi del Lione. Insomma, una collezione di trofei non indifferenti per un campione che ancora oggi, a 34 anni, regala emozioni nel campionato indonesiano.
9. Thomas N’Kono
Thomas N’Kono è un portiere camerunense attivo dal 1972 al 1997 prima di abbracciare l’esperienza della panchina per allenare i portieri di Camerun ed Espanyol. La spettacolarità e la dote di respingere di pugno la maggior parte dei palloni hanno fatto sì che N’Kono divenisse uno degli idoli di un giovane Gianluigi Buffon, ai tempi ancora sconosciuto al calcio professionistico. Il portiere del Camerun venne inoltre eletto miglior giocatore africano dell’anno nel 1979 e nel 1982 ed ancora oggi detiene il titolo di miglior portiere del continente nero di tutti i tempi. Vincitore di due Coppe d’Africa e di cinque campionati del Camerun, il numero uno dell’Espanyol per ben undici anni merita eccome un posto di riconoscimento in questa classifica dei 10 giocatori africani più forti di tutti i tempi.
8. Jay Jay Okocha
All’ottava posizione di questa speciale graduatoria dei 10 giocatori africani più forti di tutti i tempi troviamo invece Jay Jay Okocha, il centrocampista nigeriano in attività fino al 2008. Il talento di Okocha ed i suoi ed il dribbling micidiali si fanno notare prima nel Francoforte e poi nella nazionale nigeriana che in due anni vince Olimpiadi e Coppa d’Africa. Tante le maglie indossate dal gioiello africano nella sua carriera, tra le quali quelle di Paris Saint Germain, Fenerbache, United, Hull City e Bolton. E’ proprio l’allenatore dei Red Devils, Sir Alex Ferguson, a girarlo in prestito al Bolton, dove il centrocampista diventa l’idolo indiscusso dei tifosi inglesi.
7. Rabah Madjer
Algerino, Rabah Madjer indossò e servì la casacca biancoverde dal 1978 al 1992, per un totale di 87 presenze e 31 reti, alcune ancora oggi indelebilmente impresse nei ricordi dei tifosi. Si va dalla realizzazione del gol vittoria del 1982 quando l’Algeria sconfisse 2-1 la Germania Ovest di Rummenigge, a quella siglata nel 1987 nella finalissima di Coppa dei Campioni con la maglia del Porto ai danni del Bayern Monaco. Quest’ultima rete gli valse il soprannome di “Tacco di Allah”. Inutile dire con quale parte del corpo l’attaccante spinse la palla in rete. Sfiora l’Italia scrivendo quella che resta una delle pagine grigie del calciomercato: il rifiuto all’Inter dopo le visite mediche usate, si pensa, come pretesto per mascherare antipatie politiche. Due anni dopo la clamorosa declinazione dei nerazzurri, Madjer vince la Coppa d’Africa, per poi terminare la sua carriera a Doha, in Qatar.
6. Abedì Ayew
Abedì Ayew, meglio conosciuto come Abedì Pelè, è probabilmente la stella più lucente della storia legata alla nazionale ghanese. Con tre palloni d’oro africani in bacheca, una Coppa dei Campioni conquistata nel 1993 con il Marsiglia ed una Coppa d’Africa nel 1982, il centrocampista merita sicuramente un posto ad honorem in questa particolare classifica. Il numero 10 trovò spazio anche in Italia, nel Torino (stagione 1994), dove potette mostrare tutta la sua tecnica al fianco di Silenzi e Rizzitelli.
5. Yaya Tourè
Quinta piazza di questa classifica dei 10 giocatori africani più forti di tutti i tempi per una leggenda che ancora calca il campo. l’ivoriano vanta la bellezza di 4 palloni d’oro africani ed una Champions con il Barcellona conquistata prima di imporsi come punto fisso del centrocampo del Manchester City. Proprio con i citizens, il talento di Tourè si mostra al 100%. 24 sono le reti del centrocampista nel biennio 2013/2014 e l’apporto a centrocampo è sempre decisivo. Un giocatore completo, difensivo e offensivo, con un fisico adatto al recupero palla e una visione di gioco a 360 gradi, oltre ad una velocità decisamente non trascurabile considerata la sua mole. Sei i titoli conquistati in Inghilterra all’ombra del Town Hall, tra cui spiccano due scudetti: quello della stagione 2013/2014 e quello del campionato 2011/2012, il famoso scudetto conquistato dal City nei minuti di recupero dell’ultima giornata a discapito dei cugini dello United.
4. Didier Drogba
Da ivoriano ancora in attività ad ivoriano attualmente svincolato ma con la voglia di tornare a calcare il campo da gioco. Da Yaya Tourè a Didier Drogba. L’attaccante trentanovenne, inesorabile e letale di fronte alla porta, vanta nel suo palmares personale più di 250 reti tra club e nazionale, un doppio premio 2006 e 2009 come miglior giocatore africano dell’anno e due vittorie nella classifica marcatori della Premier League risalenti alle stagioni 2006/2007 e 2009/2010. Inoltre, è l’unico giocatore africano ad aver segnato 100 reti in Premier League ed è il protagonista della prima storica qualificazione della Costa d’Avorio al Mondiale del 2006 tanto caro a noi italiani. Grazie al suo fisico Drogba è anche molto abile nel gioco aereo e vanta un notevole tiro dalla distanza. Il 19 maggio 2012 è per lui un giorno magico, il Chelsea conquista la sua prima Champions League contro il Bayern Monaco ed è proprio lui a marcare l’1-1 che consentirà il passaggio alla lotteria dei rigori, dove, inutile dirlo, sarà ancora una volta l’ivoriano a calciare quello decisivo.
3. Roger Milla
E arriviamo così al podio della classifica dei 10 giocatori africani più forti di tutti i tempi. La medaglia di bronzo la conquista il camerunense Roger Milla. Una medaglia che gli spetta di diritto anche solo per la durata della sua carriera durata la bellezza di 31 anni per altro giocati a discreti livelli. Una carriera quasi completamente dedita a nazionale e campionato francese, di cui diventa un simbolo assoluto. 431 reti in carriera le più importanti delle quali messe a segno con Bastia, St. Etienne e Montpellier. Ancora ad oggi detiene il record di calciatore più longevo a segnare nella fase finale di una Coppa del Mondo. Infatti Milla, a 42 anni, nel 1994, segnò un goal nella sonora sconfitta 6-1 contro la Russia nella fase a gironi. Il Camerun di Milla inoltre, ha molto recriminato per errori arbitrali quattro anni prima nel Mondiale in Italia, quando la nazionale africana avrebbe addirittura meritato la semifinale. Proprio il Mondiale del ’90 rese famosa la “Makossa”, la danza ballata dall’attaccante intorno alla bandierina dopo le reti messe a segno nella competizione.
2. George Weah
Medaglia d’argento invece per George Weah. L’attaccante liberiano è anche il primo calciatore africano ad aver vinto il Pallone d’oro europeo nel 1995. Un riconoscimento meritatissimo grazie al premio di capocannoniere della Champions League ed alle sue caratteristiche tecniche che includono, oltre alla forza fisica, una velocità impressionante ed una capacità di dribbling in grado di far impazzire qualsiasi difensore. Oltre al Pallone d’oro, Weah vinse in Francia la Coppa Nazionale con il Monaco e la Ligue 1 con il PSG. L’anno dopo George Weah si trasferì a Milano per indossare la casacca rossonera con cui conquistò la copertina dell’album “Calciatori Panini” e l’affetto di molti tifosi milanisti, che di palloni d’oro ne sanno qualcosa. Ultimi anni non molto rilevanti per l’attaccante, che si ritirò nel 2002 dopo la sua ultima stagione nel massimo campionato degli Emirati Arabi.
1. Samuel Eto’o
Abbiamo deciso di incoronare re di questa classifica dei 10 giocatori africani più forti di tutti i tempi Samuel Eto’o. Il camerunense è stato un giocatore semplicemente fuori dal comune. Rapidità, senso del goal, altruismo e adattamento a molti ruoli. Il tutto racchiuso in un unico giocatore. Nel 1996 Eto’o, non creduto all’altezza del Real Madrid, viene ceduto dal club al Maiorca dove può mettere in luce tutto il suo potenziale. Le difese scardinate, la velocità pazzesca e la Coppa di Spagna 2003 gli fungono da curriculum per il grande salto, rappresentato concretamene dal passaggio al Barcellona. Qui l’attaccante segna 129 reti e vince due Champions League, con Messi ed Henry come compagni di reparto. Un trio formidabile che viene smontato nel 2009. Eto’o passa all’Inter e Ibrahimovic prepara invece la valigia per il Camp Nou. L’Inter, con il suo nuovo gioiello riadattato ad esterno di centrocampo da Mourinho, vince il triplete anche grazie alle realizzazioni proprio del camerunense che poi si trasferisce all’Anzhi non sapendo rinunciare ad un’offerta da pazzi. Ultimi anni passati al Chelsea, Everton, Antalyaspor e Sampdoria per un inaspettato ritorno in Italia. Proprio quell’Italia contro cui fece il suo primo esordio nel Mondiale, con la maglia del Camerun che gli regalò un Oro olimpico nel 2000 e due Coppe d’Africa, sempre nel 2000 e nel 2002.